Due verdetti in questo mercoledì di hockey, entrambi pesanti, solo uno senza appello. Torre Pellice si assicura gara 3 di finale retrocessione e consacra così la propria permanenza nella massima serie, per Tergeste nulla da fare in una partita in cui i padroni di casa non sono hanno mai dato veramente l’impressione di poter portare a casa la vittoria. Termina così la lotta per non retrocedere, con la salvezza degli Old Style e Tergeste condannato alla serie B, dopo una stagione difficile, dove il valore della squadra è emerso a tratti, come in occasione di gara 1, troppo poco per rimanere in carrozza. Festeggia invece Milano che strappa agli Asiago Vipers una partita casalinga iniziata malissimo, con gli ospiti sopra di due gol e rimessa in piedi alla lunga, con costanza e tenacia, pur senza brillare per gioco e costruzione. Gli ospiti giocano tatticamente una grande partita, ma sono meno incisivi del solito e lasciano spazio alle iniziative personali dei fuoriclasse di Milano, che non costruisce nulla di trascendentale, ma si rivela pericolosissima con fiammate improvvise. Alla fine le fiammate fanno un incendio e i padroni di casa vincono meritatamente gara 1 portandosi avanti nella serie. A brillare in questa serata di sicuro il portiere di Asiago Stevan, autore di una prestazione eccelsa e la classe stratosferica di Bernad, che confeziona un gioiello proprio nel momento in cui Milano aveva più bisogno di ossigeno. Quando classe e timing si incontrano in questo modo bisogna solamente alzarsi in piedi e applaudire. L’appuntamento ora è ad Asiago sabato prossimo per gara 2, che sarà un’altra storia; i padroni di casa devono vincere per rimettere in piedi la serie e evitare di servire il l’occasione ammazzaserie al Quanta in casa.
Milano House@Quanta – Asiago Vipers 4 – 2Ci si aspettava un Asiago in preda all’emozione nel debutto in finale scudetto dopo tanti anni e un Milano cinico, vista ormai l’abitudine a questo tipo di pressioni, invece l’avvio della partita ha smentito qualunque supposizione, con i padroni di casa in preda a sonnambulismo e i Vipers pronti a cogliere ogni occasione. E’ infatti Asiago a prendere fin dai primi minuti in mano la partita, mostrandosi da subito pericoloso in più di un’occasione. A poco più di tre minuti dall’inizio il primo affondo degli ospiti. Baù penetra come un coltello nel burro al centro dell’area meneghina, Mai non trattiene il tiro e mentre la difesa di Milano sogna tempi migliori, ribatte in rete (0 – 1). Passa un minuto e i padroni di casa subiscono un’inferiorità numerica, che Asiago sfrutta ancora per incrementare il vantaggio; bella circolazione di disco, che arriva a Rossetto, il quale scocca al volo una bordata che non da tempo a Mai di recuperare la posizione: è il gol dello 0 – 2 e adesso pe Milano si mette male. E’ a questo punto però che Asiago abbassa il ritmo e pur continuando a costruire inizia a sbagliare parecchio rendendosi vulnerabile alle iniziative dei padroni di casa. Intorno a metà del primo tempo una fiammata di Ferrari viene fermata da Stevan, che però non trattiene; Campulla è in ritardo su Bellini che si avventa sul disco e ribatte in rete (1 – 2). Ci sono ancora una penalità non sfruttata per parte e soprattutto tante occasioni su iniziative personali di Milano, tutte neutralizzate dalla prestazione maiuscola di Stevan tra i pali.Credo che nessuno avrebbe voluto essere nello spogliatoio di Milano durante l’intervallo, fatto sta che nella ripresa Milano parte forte (in verità meno di altre volte), anche a causa della capacità degli ospiti di rompere il gioco avversario. Però Asiago sbaglia tanto e lascia occasioni sul terreno che con i padroni di casa equivalgono ad una condanna. I minuti intanto passano fin quando la classe cristallina di Bernad accende con una fiammata l’equilibrio del match. Galoppata da metà campo, percussione centrale, gioco di bastone e rovescio che non lascia scampo all’incolpevole Stevan (2 – 2). Un paio di minuti dopo i padroni di casa passano indenni una discussa penalità ai danni di Ferrari; è poi il turno di Francesco Campulla finire in panca puniti, ma Milano non perdona: magia di Banchero che da posizione centrale pesca “alla cieca” Ferrari che spara una bordata che trafigge l’estremo difensore veneto. Per la prima volta i padroni di casa mettono la testa avanti (3 – 2). Mancano due minuti alla sirena, di li a poco coach Rigoni toglie il portiere per tentare l’ultimo assalto. Milano recupera un paio di dischi senza sfruttare l’occasione a porta vuota. E’ alla fine Lettera, quando mancano quindici secondi alla fine, a trovare il pertugio giusto e siglare il definitivo 4 – 2 che porta Milano avanti nella serie, ma non gli fa dormire sonni tranquilli, perché Asiago ha dimostrato di voler provare a portare a casa questa serie e sarà battaglia in via Cinque sabato prossimo.Emanuele Ferrari (Milano): “Eravamo molto concentrati anche se, appena entrati in campo, ci siamo trovati sotto 2-0 così dal nulla per rimbalzi sfortunati, però, con il time-out abbiamo sistemato tutto e si è visto il carattere di tutta la squadra che ha giocato col cuore e sopratutto di squadra. Sicuramente si deve partire meglio ma sono molto contento della prestazione generale di tutti. Ora testa a sabato.”Gianluca Baù (Asiago): “Due tempi, due partite. Nel primo, a mio avviso, abbiamo giocato meglio, con testa; mentre nel secondo non abbiamo retto. Peccato, perché per quel che mi riguarda Milano ha vinto per i nostri errori, non perché ha giocato meglio. Sarà una serie lunga e capire dove abbiamo sbagliato ci aiuterà a non commettere gli stessi errori già da sabato.”
Tergeste Tigers – Old Style Torre Pellice 0 – 3Il vantaggio della doppia partita in casa e l’aver fatto propria gara 1 non bastano a Tergeste per evitare la retrocessione, davanti ad un Torre Pellice ben più determinato a conquistarsi il proprio posto al sole, me nel novero delle tre partite, anche più concreto e ordinato. Poco da dire in questa gara, dove i padroni di casa non sono stati mai in partita, lasciando le redini del gioco agli ospiti, che ovviamente non si sono fatti pregare e, sebbene abbiano patito come sempre un po’ di difficoltà a trovare la porta, tanto è bastato per affossare i padroni di casa. Torre Pellice passa in vantaggio dopo cinque minuti di gioco grazie alla rete di De Biasio (0 – 1). La reazione di Tergeste è poco incisiva e gli ospiti riescono a controllare il match fino al riposo.Nella ripresa sono ancora gli ospiti a tenere in mano il pallino del gioco. Quando mancano poco più di quattordici minuti Torre Pellice raddoppia grazie alla rete di Crisci (0 – 2). Due minuti dopo gli ospiti sfondano ancora con la marcatura di Albis, che porta il risultato sullo 0 – 3. Dopo due penalità a carico di Tergeste e una per Torre Pellice che non spostano le sorti della partita, arriva la sirena che sancisce la permanenza di Torre Pellice in serie A e la retrocessione di Tergeste. In una serie in cui dopo una partenza difficile i piemontesi si sono dimostrati più quadrati, ma soprattutto più determinati a livello mentale. Dopo un esordio in serie A al di sopra delle aspettative e una stagione (questa) difficile, soprattutto a livello realizzativo, c’è tempo per riorganizzarsi e presentarsi da protagonisti la prossima stagione.Michele Mattiussi (Tergeste): “Ultima partita della stagione che ci lascia con l’amaro in bocca. Il Torre Pellice ha fatto sentire sin da subito la pressione in campo facendo un gioco veloce e mantenendo a lungo il possesso del disco, cosa che ha reso difficile impostare il nostro gioco e i nostri schemi durante tutta la partita. Ai nostri avversari vanno i complimenti per aver dimostrato grande agonismo e per l’aver mantenuto il posto nella prima divisione.Un plauso va anche ai nostri ragazzi che in maggior parte giovanissimi hanno comunque dimostrato grande impegno durante tutta la stagione e hanno lottato fino alla fine per la salvezza nel massimo campionato. Un ringraziamento va al nostro allenatore per il suo impegno e la sua professionalità dimostrata nei nostri confronti. Ulteriore ringraziamento va a tutto il nostro pubblico che ci ha sostenuto fino all’ultimo secondo in tutte le partite disputatesi nel nostro palazzetto.”Torre Pellice: “È stata una bella partita molto combattuta, la squadra mi ha dato una grande mano” sono le uniche parole che riesce a dire il nostro emozionatissimo goalie “Freddy” al termine della partita contro i Tiger Tergeste, in cui ci si giocava la salvezza per la permanenza in serie A, vinta con 3 belle reti e con uno Shutout!! Prima stagione in Serie A per Federico Micheletti, classe 2007, ma grinta da vendere!! Ieri sera sul campo avversario di Opicina i ragazzi dell’Old Style hanno finalmente giocato da squadra e dimostrato il loro valore!! Ancora Serie A!”
Il Programma di sabato 6 aprile:
Finale Scudetto
Gara 2
20,30
Asiago Vipers
Milano House@Quanta
la diretta
foto: Carola Semino
Fonte: Federazione Italiana Sport Rotellistici