Milano House@Quanta – Asiago Vipers 3 – 2 OTAl Quanta Village va in scena l’epilogo di questo entusiasmante campionato e con questo l’epilogo di questa entusiasmante serie finale. Protagoniste due squadre diverse, diversissime in grado di regalare uno spettacolo di sport indimenticabile. Vicine per tutta la stagione regolare, testa a testa nella seconda fase, praticamente pari per le fasi finali. E’ servita gara 5 e i tempi supplementari nelle ultime tre partite per decidere la squadra campione d’Italia. Alla fine è Milano a spuntarla, forte di maggior cinismo e esperienza, di campioni collaudati e freddi nei momenti che contano. Sono loro che alla fine hanno avuto ragione, ma non con poca fatica dei giovani, scatenati Vipers. Nella bolgia infernale del Quanta, con le tifoserie (entrambe) protagoniste di un rumorosissimo spettacolo serve di nuovo l’overtime e serve un Alessio Lettera decisivo quanto mai in questa stagione per cucire lo scudetto sul petto dei ragazzi di Milano. Sono loro a fare la partita, soprattutto nel primo tempo, quando Asiago sembra meno arrembante di altre occasioni e lascia ai padroni di casa di presentarsi diverse volte a tu per tu con Stevan, che anche stasera si supera e tiene a galla Asiago per gran parte della prima frazione di gioco. Eppure dopo cinque minuti i padroni di casa passano in vantaggio con Alessio Lettera che penetra centralmente imbeccato da Erman e buca Stevan sotto i gambali (1 – 0). Sembra l’inizio di una cavalcata trionfale, vista anche la poca incisività di Asiago, invece oò portiere asiaghese impedisce a Milano di prendere il largo.Nella ripresa il ritmo sale e Asiago si fa via via più pericoloso, prendendo a tratti le redini del gioco, mentre Milano seguita ad affisarsi a folate improvvise e veloci. I padroni di casa non capitalizzano una superiorità numerica per fallo di Berthod, poi sono Dal Sasso e Lettera a scambiarsi gentilezze accomodandosi entrambi in panca puniti. A otto minuti dalla fine una veloce azione dalla sinistra dei Vipers porta in gol Berthod, che da pochi passi spinge in rete il disco con Mai battuto (1 – 1). Le due formazioni si danno battaglia, e tanta fino alla sirena, ma nessuna delle due riesce ad assestare il colpo del KO. Si va al supplementare.La paura di sbagliare sale in cattedra, ma con il campo improvvisamente diventato immenso (si gioca in tre contro tre), le due formazioni hanno un paio di ghiotte occasioni, eppure sembra che nessuna abbia veramente il guizzo giusto per prevalere. E’ allo scadere del tempo, ad un solo, maledetto, solo secondo dal termine che il disco capita sulla stecca di Alessio Lettera, che ci crede, va fino in fondo e spara un tiro che beffa Stevan e carambola in rete. La partita finisce, inizia la festa di Milano che si laurea campione d’Italia, dopo aver sfiorato lo scudetto lo scorso anno. C’è poca retorica da fare: lode a queste due squadre che hanno regalato al popolo dell’hockey una sfida avvincente, mai scontata, soprattutto combattuta colpo su colpo, partita su partita, disco su disco. Milano ne esce campione, Asiago ne esce sicuramente a testa alta. E l’esultanza liberatoria di Lettera dopo il gol rimane a testimonianza dell’equilibrio stupendo di questa finale scudetto.Alessio Lettera (Milano): “Ho sentito dire che mancavano cinque secondi e ho fatto partire un tiro che è entrato soprattutto perché nessuno se lo aspettava. Voglio fare i complimenti ad entrambe le squadre perché anche Asiago è diventata una squadra da non sottovalutare. In queste partite vince chi ci crede di più e in questo momento noi ci abbiamo creduto maggiormente.”Luca Rigoni (Asiago): “Non è facile da accettare per me, ma soprattutto per i ragazzi. Sarebbero servite due coppe stasera. Dobbiamo essere orgogliosi; dovevamo uscire da questa finale senza rimpianti e così è stato. Finale bellissima nella quale abbiamo onorato lo sport fino alla fine e con questa tifoseria è stato come giocare in casa.
foto: Carola Semino
Fonte: Federazione Italiana Sport Rotellistici