A Brindisi muore, il pattinaggio, senza idonee strutture al coperto

A Brindisi muore, il Pattinaggio, senza idonee strutture al coperto.

Il motivo ve lo spieghiamo subito. E vi suggeriamo di leggere tutto quanto.

Ma permetteteci una doverosa premessa per comprendere meglio questo fatto increscioso.

Premessa e antefatto.

Dopo più di un decennio di abbandono il pattinodromo, (o pista) di Brindisi, è stato ristrutturato nell’aprile 2022. Lo stesso pattinodromo che ha visto, per più di un trentennio, tanti giovani atleti diventare Campioni Italiani, Europei con partecipazioni e piazzamenti a livello mondiale.

Alcuni di loro, oramai adulti, su invito dell’Amministrazione Comunale Di Brindisi, quel mese di aprile del 2022, si sono impegnati con passione a questo progetto, nonostante i loro impegni lavorativi e familiari, costituendo nell’ottobre 2022 l’Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinatori Brindisi.

Il nostro obiettivo è quello di insegnare a pattinare, anche per poter competere ad alti livelli e permettere agli stessi atleti, un domani, di fare del loro sport un lavoro come insegnanti di pattinaggio. Per questo motivo ci stiamo impegnando a creare un modello solido e replicabile di gestione dell’attività.

Quali risultati abbiamo ottenuto?

  • Anno sportivo 2022-2023: 79 tesserati, 150 bambini a lezione di prova gratuita. Sesto posto come società ai Campionati Regionali. 2 titoli Regionali dei nostri atleti e numerosi secondi e terzi posti.
  • Anno sportivo 2023-2024: 170 tesserati, 212 bambini/adulti a lezione di prova gratuita. Secondo posto ai Campionati Regionali come Società. Partecipazione a Trofei Nazionali con ottimo piazzamento della squadra e dei nostri atleti, una delle quali si è piazzata nei primi 5 posti in classifica generale.
  • Anno sportivo in corso 2024-2025: 90 tesserati. Abbiamo deciso di bloccare le iscrizioni in quanto la concessione di strutture al coperto non soddisfa le nostre esigenze. E infatti, come ogni inverno, da 90 iscritti frequentanti siamo già scesi a 65.

Tutto questo grazie a chi?

Sicuramente al nostro impegno ma, specialmente, grazie ai genitori e atleti che ci hanno dato fiducia. Altresì l’importanza di ricevere supporto da tanti sponsor, sia locali che internazionali. Non ultimo grazie, comunque, all’Amministrazione Comunale che ci sostiene con le sue poche risorse.

Qual è il problema principale?

Tutti i nostri iscritti, regolarmente tesserati in FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici), CONI e Sport e Salute. Sono bambini dai 4 ai 13 anni.

Durante i mesi clementi, pattinare all’aperto, è davvero fantastico. Durante i mesi di pioggia è impossibile pattinare, i nostri piccoli atleti non possono fare lezione se non al coperto.

Per tale ragione, ogni anno, inviamo istanza al Comune per l’assegnazione di una struttura (palestra) al coperto per utilizzarla quando il meteo non ci permette di pattinare in pista, che è all’aperto. Il vento lo sopportiamo ma con la pioggia è impossibile utilizzare il pattinodromo.

Se i bambini non pattinano lasciano la squadra, e così abbiam visto andare via la metà degli iscritti.

Così dopo varie telefonate, mail, raccomandazioni (la piaga italiana) il Comune di Brindisi ci concede l’ennesima piccola palestra, con giorni e orari quasi impossibili per soddisfare le esigenze degli iscritti.

E ancora sentiamo mormorare:

LE RUOTE DEI PATTINI ROVINANO LA PAVIMENTAZIONE DELLA PALESTRA

Un po’ come dire ad altri sport di non utilizzare il loro strumento di “gioco“: palla, racchetta ecc…

Posto che ogni “squadra“, alla quale viene affidata una struttura, firma l’impegno di “aggiustare” ciò che rompe (in breve), non si comprende il motivo per cui ci si preoccupa. Se rompo, o rovino, pago!

Per evitare di dilungarmi sorvolerò sulle condizioni di quella pavimentazione in PVC verde o vinile o poliuretano, e su tutto il resto, ma una cosa è certa: le nostre ruote cancellavano le macchie già presenti, in qualche modo lucidavano quella pavimentazione e quel video che lo dimostra è presente sulla nostra pagina di Facebook.

Ciò nonostante, grazie all’Amministrazione Comunale, assicurammo fino a fine anno (sportivo) passato, il poter allenarsi a 60 bambini, specie quando in pista non si poteva.

In questo modo, dopo solo 5 mesi di attività, alcuni dei nostri piccoli atleti sono riusciti a competere alle gare Regionali sia su circuito pista che su strada, portando a casa (a Brindisi) 4 secondi posti, cioè Vice Campioni regionali. La nostra Elisabetta G., di 9 anni, si è classificata nei primi 5 in 2 Competizioni nazionali, e pattina da un anno.

E’ opportuno sapere che, il pattinaggio, a differenza di altri sport più blasonati, permette all’atleta di emergere velocemente e di vincere dopo pochi anni di attività, se ha “stoffa“, e noi abbiamo tanti atleti che sono davvero bravi.

Qui sotto i nostri piccoli atleti durante le competizioni a Sava (TA), a dicembre 2024, in una fantastica struttura al coperto: il palazzetto dello sport.

Cosa accade ancora oggi, nonostante…

A settembre 2023 ebbe inizio il nuovo anno sportivo 2023-2024, e dopo un solo mese di apertura dalle iscrizioni raggiungemmo quota 100.

Considerata l’esperienza passata, abbiamo richiesto nei tempi previsti l’assegnazione di una palestra, per il mese di dicembre, che permettesse a 100 atleti di allenarsi e, nonostante l’aver messo in condizione chi di competenza di evitare di servirci la solita solfa: “ve la diamo ma non dovete pattinare”, nonché per evitare di metterli in difficoltà nei confronti di “altri“, abbiamo inviato loro i documenti ufficiali dei tecnici del CONI che stabilivano che si può pattinare sul parquet, figuriamoci sul PVC.

Ed il CONI lo scriveva nel 1994 e nel 2011 alla FIHP (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) che oggi è denominata FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici).

E questa diffusa “IGNORANZA” fu già pubblicata da Milano Skating che ne amplia lo studio e l’articolo stesso

Finalmente, dopo essere stati ricevuti dai dipendenti Comunali, si è deciso che possiamo allenarci e pattinare in palestra, ma non in tutte…

Questi documenti ufficiali li potete leggere nelle foto a seguire.

 

Entriamo nello specifico, tecnicamente e scientificamente.

… andiamo sul tecnico!

Gare di pattinaggio su parquet

Ma di cosa son fatte le ruote di questi pattini?

I pattini da in line skating, o pattini in linea, possono essere realizzati con diversi materiali, a seconda del livello di pratica e delle preferenze personali. Ecco alcuni dei materiali più comuni utilizzati per la produzione di ruote per pattini in linea:

  1. Poliuretano: è il materiale più comune utilizzato per le ruote dei pattini in linea. Il poliuretano offre una buona combinazione di durata, aderenza e trazione su diverse superfici.
  2. Gomma: alcune ruote sono realizzate interamente in gomma, che offre un’ottima aderenza su superfici lisce come pavimenti interni o piste da pattinaggio.
  3. Polimeri termoplastici: alcune ruote sono realizzate con polimeri termoplastici, come il polipropilene o l’uretano termoplastico. Questi materiali offrono una buona durata e aderenza su superfici lisce.
  4. Gomma siliconica: questo materiale è noto per la sua aderenza superiore su superfici scivolose, come pavimenti in legno o cemento liscio.

È importante considerare il tipo di superficie su cui si intende pattinare e il proprio stile di pattinaggio prima di scegliere il tipo di materiale delle ruote. Inoltre, le dimensioni delle ruote possono variare a seconda della disciplina di in line skating praticata.

Qui a seguire riporto, inoltre, quanto egregiamente esposto da Milano Skating nell’articolo, al fine di completare le giuste osservazioni in merito, a prova di “capra“.

  • Il parquet sportivo è come quello di casa, è delicato?

Il parquet di casa è identico, ma subisce un trattamento differente che gli permette di sopportare spinte di oltre 100 Kg.

Il parquet per impianti sportivi può essere costruito con diversi tipi di legno o resine ma deve rispettare tutte le norme di sicurezza per impedire infortuni agli atleti e utilizzatori. Per renderlo sicuro, dopo la posa viene verniciato almeno 8 volte e necessita di una lucidatura protettiva lisciante, detta appunto skating, sigillante effettuata con uno strato di poliuretano, uretano, o poliacrilico che sono tutte gomme sintetiche resistenti all’acqua e facili da pulire dai segni e graffi.

  • Sul parquet si può fare solo pallavolo o pallacanestro?

Il parquet in base alla direttiva europea deve poter resistere alle sollecitazioni a qualunque tipo e poter permettere attività sportive come ginnastica, ginnastica riabilitativa in carrozzella, pallavolo, pallacanestro, pallamano, il pattinaggio, l’hockey, il calcio a 5 ed anche riunioni di cittadini e sportivi per avvenimenti importanti, il tutto senza mai subire danni .

  • E’ la ruota del pattino che fa le righe?

Spesso viene citata la ruota del pattino come imputata delle brutte righe sul parquet, ma è solo una diceria per due motivi:

  1. le righe non sono graffi, ma il semplice deposito di gomma dovuto alla forza dell’attrito, basta quindi ripulire la zona rigata ed avremo il parquet bello come prima.
  2. le 4 ruote dei pattini professionali sono composte da materiale di poliuretano morbido proprio come lo è il parquet e come lo devono essere le scarpette professionali da pallavolo, pallacanestro o di altri sport.
  • Il parquet è più sciupato dopo che vi si fa pattinaggio?

In realtà, se si va a vedere dove è più rigato troviamo che è l’area dei tre secondi o la delimitazione del centro o il bordo, tutte zone che non sono prettamente usate dai pattinatori, che invece girano per tutto il campo.

  • Soluzione per non fare quelle brutte righe?

Scarpette e ruote professionali di qualità e pulizia del campo alla fine degli allenamenti per rimuovere la gomma superficiale.

  • Il pattino graffia il parquet?

Ora capiamo perché è quasi impossibile graffiare il pavimento in palestra.
Il pavimento di una palestra è composto da materiale legnoso elastico che deve essere certificato per una resistenza a carico rotante di almeno 150Kg di pressione! cioè 1.500 Nw/mq , ma per precauzione le aziende certificano sempre almeno il doppio o il triplo, così che possono resistere a pressioni di 300 – 500 Kg prima di deformarsi e rigarsi.

Il parquet moderno, il bamboo per esempio, può raggiungere la resistenza del ferro, quindi per poterlo graffiare in profondità è necessario l’uso di materiali ancora più duri come, acciaio, tungsteno o il corindone. Molti graffi sono dovuti all’imperizia di chi non fa sport!

  • Allora cos’è il graffio?

Il graffio è l’effetto dell’abrasione sulla verniciatura protettiva lisciante, facilmente riparabile con un piccolo trattamento, avete mai visto come sono lucidi i parquet dei palazzetti?

Dopo una partita di pallacanestro, di pallavolo o una gara di pattinaggio , andate a vedere le righe ed i graffi prodotti, ma dopo un’accurata manutenzione e pulizia spariscono immediatamente.

  • Qual è la normativa CEE?

In pratica deve rispettare la direttiva CEE sui parquet sportivi omologati CONI devono essere EN 14904 EN 13501.

  • Ma il CONI non ha detto mai nulla al riguardo?

Il CONI, sollecitato dalle società sportive che non vogliono i pattinatori nelle palestre, ha fatto studiare e certificare che il pattinaggio è uno sport come gli altri.

1- Certificazione CONI del 2011. Parere Coni 2011. (in foto sopra)
2- Certificazione CONI del 1993. Parere Centro Studi CONI del 1993. (in foto sopra).
• L’Attrito (EN 13036-4) : deve essere compreso tra 80 e 110 N.
• L’Assorbimento degli urti (EN 14808) : la riduzione della forza media immessa deve essere compresa tra il 25% e il 75% .
• Deformazione verticale (EN 14809) : su una forza premente non deve essere maggiore di 5,0 mm.
• La Resistenza ad un carico rotante (EN 1569): che è la forza immessa a periodi ciclici devono poter sopportare 1.500 N.
• Tutti i parquet per palestre e le pavimentazioni per lo sport devono essere certificate per sopportare un carico rotante di 1.500 N.
• Un ulteriore certificazione dimostra che non ci sono danni anche fino a 5.000 Newton di carico quindi Kg 510.

Questi sotto sono i pattini utilizzati:

 

Pattini modello RollerBladepattini3

Godetevi, nel video, dove si pattina nel resto d’Italia…isole comprese.

Nel video potete constatare che, per poter allenarsi e competere come si merita, è necessario sfruttare le risorse presenti specie se a richiedere lo sforzo sono i bambini.

Ora, la prossima sfida o traguardo è quella di ottenere una palestra capiente al fine di ospitare non solo i bambini che si allenano ma i rispettivi genitori.

Ciò esige degli spalti o similari al fine di far godere ai rispettivi genitori ( o almeno 1 accompagnatore) dei progressi del proprio figlio.

Altro obiettivo sarà quello di ottenere uno spazio su strada idoneo al fine di far allenare i nostri piccoli grandi Campioni per le competizioni che li vedranno, presto, sfidare i loro coetanei a livello regionale e, chissà, nazionale.

Ma di ciò vi aggiorneremo presto.

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Grazie a nome dei bambini pattinatori, e loro fantastici genitori.

Si ringraziano per il sostegno gli sponsor e partner di seguito in foto: